Il musicista filosofo Johann Simon Mayr, tedesco, nato a Mendorf nei pressi di Ingolstadt nel 1763 ma vissuto per buona parte della sua vita in Italia tanto da considerarsi musicista del tutto italiano, è noto soprattutto per le opere vocali, meno conosciuto per i suoi lavori strumentali. I due concerti in Do, eseguiti e registrati per la prima volta insieme alla Spezia nell'ambito del ciclo "I concerti ritrovati" della locale Società dei Concerti, sono molto significativi e preziosi punti di riferimento per il contesto storico, sociale e politico nel quale il compositore bavarese è vissuto (vedi anche: Bianchini-Trombetta -"Goethe, Mozart e Mayr fratelli illuminati"-Archè, 2001). Mayr ha tratto le sue strutture concertistiche dall’ambiente illuminato viennese e nelle sue melodie fa riferimento particolare alla musica di Haydn, Mozart e Beethoven. Rossini lo ha definito a ragione “filosofo”: ha scelto in piena consapevolezza i soggetti operistici e religiosi da mettere in musica, rifiutando di scriverne altri in contraddizione colle proprie idee.