I 12 Concerti a cinque op 7 di Tomaso Albinoni vennero stampati ad Amsterdam dall’editore Estienne Roger, presumibilmente nel 1716. Questi concerti seguono i sei concerti contenuti nelle Sinfonie e Concerti a cinque op. 2 del 1700 e i 12 Concerti a cinque per soli archi op 5 del 1707; per la prima volta introducono gli oboi nell’organico. Albinoni riproporrà la sonorità di archi e fiati nei famosi 12 Concerti a cinque op 9 del 1722, rivelandosi, lui violinista, attento conoscitore delle peculiarità dell’unione tra tali strumenti, assieme a Vivaldi e ad A. Marcello, che qualche anno prima avevano sperimentato questo tipo di impasto timbrico. I concerti sono ordinati secondo l’esprit de géometrie che caratterizza il primo ‘700, in una simmetrica disposizione interna che rimanda al precedente Estro Armonico di Vivaldi e che Albinoni riproporrà, in modo diverso ma egualmente calcolato, anche nei successivi concerti op 9. L’op. 7 presenta i concerti nel seguente ordine: 1, 4, 7, 10 solo archi; 2, 5, 8, 11, 2 oboi e archi; 3, 6, 9, 12 oboe e archi. L’ordine rispecchia la scrittura barocca, nel suo equilibrio di progressioni, effetti d’eco, coincidenza tra metro e ritmo. Le composizioni rispettano in gran parte la ripartizione in tre tempi (allegro, adagio, allegro) e rimandano così, nella struttura formale, alla tripartizione della sinfonia “avanti l’opera”, che Albinoni certamente praticava, essendo stato un operista di fama (purtroppo la sua vasta produzione di opere e pasticci è andata quasi completamente perduta). Forse la sua vena lirica e teatrale si rispecchia nella cantabilità dei suoi adagi, nella facilità dell’effusione melodica, sempre affascinante e affettuosa. La diffusa tradizione manoscritta di opere e concerti ha penalizzato pesantemente l’intensa produzione di Albinoni e di molti altri autori veneziani, che venivano conosciuti all’epoca grazie alla circolazione di copie delle loro musiche effettuate dai numerosi copisti della città, copie che venivano vendute a dilettanti e a viaggiatori forestieri. J.G.Pisendel. compositore e allievo di Vivaldi negli anni dell’opera VII,fu un musicista che si adoperò alla.divulgazione delle musiche veneziane nella, città di Dresda, presso la cui corte risiedeva e lavorava. Non è un caso perciò che i tre Concerti e la Sonata che completano, in questo CD, la registrazione del seconda parte dell'op.7 di Albinoni siano rimasti fissati in manoscritti conservati in biblioteche di città tedesche.