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GABRIELLI, Luigi Ferdinando Tagliavini, Liuwe Tamminga

Gli Organi della Basilica di S. Petronio in Bologna

  • 1. Sacrae Symphoniae: No. 1: Canzon primi toni, for 8 parts
  • 2. Intonatione del primo tono, for organ
  • 3. Ricercar del primo tono, for organ (from 'Ricercari...libro secondo')
  • 4. Intonatione del sesto tono, for organ
  • 5. Ricercar arioso for organ No. 2
  • 6. Egredimini e videte, motet for 8 voices
  • 7. Fuga del nono tono, for keyboard
  • 8. Toccata secondo tono, for organ
  • 9. Canzon No. 1 ('La Spiritata'), for 4 parts
  • 10. Canzon No. 28 ('Sol sol la sol fa mi'), for 8 parts
  • 11. Toccata del quinto tono, for organ ('Toccata del primo tono')
  • 12. Canzon ariosa, for organ
  • 13. Fantasia allegra for organ
  • 14. Io mi son giovinetta, for keyboard (transcription of madrigal by 'Giachet,' probably D. Ferrabosco)
  • 15. Canzon francese detta 'Petit Jacquet' a quatro voci, for keyboard
  • 16. Lieto godea, madrigal for 8 voices
  • 17. Toccata primi toni, for organ
  • 18. Ricecars for organ
  • 19. Toccata secondo tono, for organ
  • 20. Canzoni (unclassified): Canzon del Duodecimo Tono
    • Luigi Ferdinando Tagliavini - organ
    • Liuwe Tamminga - organ
    • GABRIELLI
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    69.00 PLN

    CD:

    Nr kat.: TC510001
    Label  : TACTUS (Italy)

    Nell'elenco degli “organi cellebri” figurante nell'opera teorica Conclusioni nel suono dell'Organo (1609), il bolognese Adriano Banchieri includeva significativamente le coppie di strumenti che a quel tempo ornavano due importanti basiliche: gli organi «di somma dolcezza» di S. Marco in Venezia e quelli «rari» di S. Petronio nella sua città. Solo quest'ultimi, restituiti nel 1982 da un esemplare restauro all'originaria «rarità» di cui il Banchieri riferisce, si conservano ancora mantenendo quelle caratteristiche atte alla resa sonora del repertorio per il quale erano stati concepiti. L'affinità espressa da questa duplice presenza di strumenti, dalle loro caratteristiche foniche e dalla loro analoga disposizione spaziale (in entrambi i casi gli organi sono collocati in cantorie tra loro contrapposte, incorniciate dalle arcate che dividono la navata centrale da quelle laterali) si estende al repertorio musicale fiorito presso le due istituzioni. Proprio in funzione della concertazione di musiche a due cori, i fabbricieri di S. Petronio risolsero nel 1596 di dotare la basilica di uno strumento costruito dall'organaro centese Baldassarre Malamini in aggiunta all'organo realizzato già negli anni 1471-'75 da Lorenzo da Prato. I due strumenti presentano tra loro notevoli affinità nel quadro fonico: al ricco e corposo registro di Principale contrabbasso dell'organo più antico, raddoppiato nelle canne dei soprani, corrisponde il Principale «di 16 piedi» dell'organo cinquecentesco, fornito di analogo raddoppio. Analogamente, i registri di Principale del primo e di Ottava del secondo sono triplicati negli acuti; entrambi gli strumenti, infine, esauriscono nella consueta coppia di flauti in VIII e in XII, di straordinaria levità e brillantezza, le risorse timbriche dei registri di concerto. Attributo peculiare dell'organo gotico di Lorenzo è il menzionato Principale contrabbasso, registro che conferisce allo strumento un carattere di assoluta eccezionalità: esso rappresenta il più antico organo «di 20 piedi», ed insieme il primo grande strumento a registri indipendenti da noi conosciuto. Andrea Gabrieli fu compositore assai versatile e prolifico e si trovò a Venezia in relazione ai più rilevanti episodi di committenza anche a dispetto della condizione sociale ed economica che gli derivava dalla qualifica di organista, condizione assimilabile a quella degli altri lavoratori artigiani. Ciò gli permise il cimento con un repertorio di carattere celebrativo quale quello policorale, cui dedicò gran parte delle opere che compongono la raccolta dei Concerti consegnata alle stampe nel 1587 dal nipote Giovanni e comprendente composizioni di entrambi; a tale raccolta appartiene il mottetto bicorale Egredimini et videte in cui i due cori alternano frasi di varia lunghezza in modo da fondere cadenze conclusive con accordi iniziali in un unico omogeneo fluire. L'esecuzione è qui affidata ai due organi, che riassumono in versione intavolata, ovvero trascritta in notazione per strumento a tastiera, il complessivo intreccio contrappuntistico delle otto voci.

     

    Razem z tą płytą inni Melomani kupowali: