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ORFF, Gundula Janowitz, Gerhard Stolze, Dietrich-Fischer Dieskau, Deutsche Oper Berlin, Eugen Jochum
Carmina Burana
ESOTERIC - NUMER JEDEN W ŚWIECIE AUDIOFILII I MELOMANÓW - SACD HYBR
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kumulacja zoptymalizowana: najlepsze z najważniejszych i najważniejsze z najlepszych cech przetworników Clearaudio
Direct-To-Disc
PIAZZOLLA, ChamberJam Europe
Tangos del Ángel y del Diablo
Direct-to-Disc ( D2D ) - Numbered Limited Edition
BONONCINI, Ensemble Aurora, Gloria Banditelli, Cristina Miatello, Andrea Fossa
Cantate da Camera
- 1. Cantate da Camera: Il Lamento d'Olimpia 14:10
- 2. Cantate da Camera: Care luci del mio bene 9:14
- 3. Cantate da Camera: Cieco Nume, tiranno spietato 7:53
- 4. Cantate da Camera: Ah, non avesse, no, permesso il fato 7:39
- 5. Cantate da Camera: Vidi in cimento due vaghi amori 9:43
- 6. Cantate da Camera: Che tirannia di stelle 9:32
- Ensemble Aurora - orchestra
- Gloria Banditelli - contralto
- Cristina Miatello - soprano
- Andrea Fossa - cello
- BONONCINI
59.00 PLN
CD:
Nr kat.: TC672701Label : TACTUS (Italy)
Bononcini: Cantate da Camera Cristina Miatello (soprano), Gloria Banditelli (contralto), Andrea Fossa (cello), Guido Morini (harpsichord) Ensemble Aurora F iglio di una famiglia di musicisti Giovanni Bononcini nacque a Modena nel 1670. Fu allievo del padre e di G.B. Colonna e iniziò giovanissimo la propria attività nella città natale come virtuoso di violoncello e come compositore. Dal 1692 al 1697 fu a Roma al servizio della famiglia Colonna. Nel 1697 Bononcini fu assunto alla corte asburgica e svolse le funzioni di maestro di cappella al servizio degli imperatori Leopoldo I e Giuseppe I; rimase a Vienna sino al 1713, spostandosi sporadicamente in altre città della Germania e dell'Italia. Dal 1714 al 1719 fu al servizio dell'ambasciatore viennese a Roma, Johann Wenzel conte di Gallas. Successiva mente si trasferì a Londra al servizio del Duca di Marlborough, come compositore della Royal Academy of Music e qui venne contrapposto a Handel, protetto dalla famiglia reale. Dal 1724 entrò al servizio di Henrietta, Duchessa di Marlborough. Morì a Vienna, dove si era stabilito nel 1736 e dove, dal 1741, godeva di una pensione concessagli dall'Imperatrice Maria Teresa, nel 1747.